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Tra le colline del lago di Garda si produce un vino non abbastanza conosciuto che è caratteristico di questo territorio e ha una grande capacità di adattamento. Racconta storie di famiglia e di comunità, e simboleggia una zona da visitare

vino Custoza DOC

A sud – est del lago di Garda si trova il territorio di Custoza. Là dove un tempo si è combattuta la terza guerra di indipendenza dellItalia dallAustria, oggi si produce una Doc che prende il nome dalla zona. Per essere ancora più precisi, si tratta della zona che comprende i comuni di Sommacampagna, Villafranca di Verona, Valeggio sul Mincio, Peschiera del Garda, Lazise, Castelnuovo del Garda, Pastrengo, Bussolengo e Sona. La storia di questo prodotto risale al febbraio 1971, con la nascita della doc Bianco di Custoza (semplificato in Custoza nel 2005).  Un vino molto fresco, una cuvée, cioè una miscela di vini diversi. Proprio la sua freschezza e le sue note floreali e fruttate lo rendono adattabile a tutto pasto: dallaperitivo ai primi piatti, passando per i formaggi e le verdure. Pasta e verdure, peraltro, rappresentano alcune delle solide certezze gastronomiche locali, quali il broccoletto di Custoza, tipico di dicembre, e i tortellini di Valeggio.

Tra le etichette che il territorio offre due annate firmate Monte del Frà sono state premiate a livello internazionale. La prima è il Cà del Magro Custoza Superiore DOC  2018, che ha origine da un vigneto di più di 50 anni che si trova su una collina nel cuore della zona. Alla vista si presenta giallo paglierino, allolfatto regala un profumo di frutti tropicali e fiori bianchi, in bocca lascia un finale asciutto e sapido. Questo vino ha ricevuto ben 91 punti da Wine Spectator, oltre che esser stato lodato da Forbes. Può abbinarsi tanto al pesce quanto alle carni bianche.

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