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Colline moreniche, ghiacciai millenari e un susseguirsi di storie di coraggiose: ecco da dove provengono le caratteristiche del vino Custoza

Un primo sguardo al paesaggio

Il vino Custoza prende nome dal piccolo borgo storico omonimo situato nel comune di Sommacampagna a due passi dal Lago di Garda e non lontano città di Verona. Quando si visita il villaggio di Custoza e si cammina tra i suoi sentieri storici immersi nei vigneti  si ha la sensazione che il tempo si sia fermato. Non è raro intravedere lepri rincorrersi tra le viti o ammirare contadini intenti a svolgere le proprie attività rurali. Si può anche incappare in caratteristici bar storici in cui la semplicità di un panino con la sopressa non ha niente a che invidiare ad un panino gourmet. Qui si riscopre il valore prezioso del tempo e delle cose semplici e si impara a riconoscere questa virtù anche nel vino.

Colline Moreniche Lago di Garda

Suolo e clima: su e giù tra le colline moreniche

Il terreno è composto dalle caratteristiche morene gardesane. Queste pietre singolari, che risalgono alla fine del Pleistocene (il primo dei due periodi geologici dell’era neozoica) sono preziose perché essendo ricche di minerali, in particolare di carbonati, donano al vino una tipica nota salina che favorisce la mineralità di questo prodotto. L’area che oggi è occupata dal Lago di Garda era in principio ricoperta da un ghiacciaio atesino. Il processo erosivo indotto dal ghiacciaio, ha causato da una parte la nascita del lago, dall’altra la formazione delle morene, su cui oggi poggiano i vigneti della DOC Custoza.

 

Il clima temperato valorizza nel vino Custoza aromi di frutta gialla ed esotica, fiori bianchi e spezie come per il Cà del Magro Custoza superiore Monte del Frà e sentori più delicati di fiori e frutta nel Custoza DOC. Il Custoza è da considerarsi un vino complesso ma di facile beva.

I vitigni: uve e aromi del vino Custoza

Il vino Custoza è un bianco cuvèe (ossia un blend) di uve differenti. Le uve che concorrono alla sua produzione sono: Garganega, Trebbianello, Bianca Fernanda (Cortese) e in minor percentuale Malvasia, Riesling Italico, Pinot Bianco, Chardonnay e Manzoni Bianco. Ogni vitigno viene vinificato a parte e solo in un secondo momento, a seconda delle sfumature che si vogliono ottenere, avverrà l’assemblamento. Per ottenere la certificazione DOC, queste varietà di uve devono essere dosate entro percentuali specifiche. Il disciplinare ammette:

 

– Garganega: 20 – 40%

-Trebbianello: 10 – 45 %

– Bianca Fernanda 0 – 30%

– Chardonnay, Manzoni Bianco, Malvasia Bianca, Pinot Bianco, Riesling Italico: 0 – 30 %

 

Solitamente le cantine produttrici tendono ad utilizzare solo tre o quattro tipologie. Infatti, il Custoza DOC Monte del Frà si compone prevalentemente di Garganega, Trebbianello e Cortese con l’aggiunta del vitigno Manzoni bianco per circa un 30% nella versione Custoza Superiore Cà del Magro. 

Un vitigno molto speciale a Monte del Frà : il Manzoni Bianco

Ogni vitigno gioca il proprio ruolo all’interno del vino Custoza, ma è giusto mettere in luce l’uva che venti anni fa ha cambiato la storia di questi vino: il Manzoni Bianco. A quel tempo la Famiglia Bonomo – Monte del Frà – acquistò dei terreni non lontani dalla sede principale dove erano presenti delle viti vecchie non identificate dal precedente proprietario. Nel rispetto e valorizzazione del territorio è stata fatta una lunga ricerca dalla quale è emersa la presenza del Manzoni Bianco: vitigno in grado di donare non solo aromaticità ma anche longevità a tutti i vini di cui fa parte. Da qui, la volontà di integrare questo vitigno nel Custoza DOC rendendolo non solo un vino facile da bere ma dotato anche di una grande longevità pari ai migliori Riesling francesi. 

 

Le caratteristiche del vino Custoza

Alcune curiosità : musica rock’n’roll e ghiacciai millenari per raccontarvi le meravigliose caratteristiche del vino Custoza

Bere un bicchiere di vino Custoza vi porterà sulle note di  “Johnny B. Goode” di Chuck Berry.  Stimolante, appagante e un vero evergreen. Ci si innamora di lui nota dopo nota e a quel punto, è troppo tardi per poter farne senza. Rimarrà salvato nella lista dei vostri vini prediletti proprio come le canzoni preferite nella playlist “Best Songs”. Un asso nella manica da giocarsi al momento di una cena inaspettata, in cui non si conosce né il tema, né le persone, ma si vuole soddisfare e incuriosire i palati di tutti i presenti. 

 

Custoza DOC | Monte del Frà |

Vino bianco rappresentativo dell’azienda Monte del Frà, prende il nome dall’omonimo paese di produzione. Territoriale e unico, è un vino fresco, fruttato e minerale che continua a conquistare il pubblico Italiano e internazionale. La sua comprensibilità e raggiungibilità lo rendono un leale alleato in cucina di cui non si può più fare a meno. La illustre critica enologica britannica Jancis Robinson l’ha inserito tra i 10 migliori vini mondiali consigliati per il lockdown.