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Pasqua 2021, ecco dieci vini (e non solo) che ci sono piaciuti da abbinare ai vostri menu

Una Pasqua differente, quella che ci aspetta. Certo non potremo scorrazzare per l’Italia in cerca di territori e vini da scoprire ma di sicuro non rinunceremo a qualche piacere tra le mura di casa portandoli a tavola, quei vini. Ecco quindi una selezione di bottiglie tra quelle assaggiate negli ultimi mesi, cercando di bilanciare vini famosissimi in tutto il mondo con autoctoni italiani, qualche chicca da scoprire e prodotti dal grande rapporto qualità prezzo. Insomma, come sempre ce n’è per tutti i gusti!

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Quest’anno abbiamo deciso di partire col botto! Vuoi perché dopo questo periodo c’è bisogno di coccolarsi con qualcosa di speciale, vuoi perché il Dom Ruinart Blanc de Blancs 2009 è uno di quegli champagne che mettono addosso gioia di vivere, vuoi perché parliamo di una bolla che ben si abbina a tavola. Chardonnay solo da gran cru, giunto alla 26esima edizione a 50 anni dalla prima bottiglia, riposa oltre 8 anni sui lieviti. Parliamo di un vino che coniuga la grande freschezza ad un equilibrio morbido. Note di fiori bianchi, agrumi, speziate, di mandorla, frutta fresca, canditi e potremmo andare avanti per molto tempo. Una bella maturità del frutto in bocca. Champagne super gastronomico, si può immaginare per una Pasqua alternativa a base di pesce, affiancandolo ad un delivery importante o per un picnic di un certo stile! Noi lo abbiamo provato (a proposito di coccole) con la colazione dello chef Boer: mancava solo di stare sdraiati su un prato all’aria aperta per raggiungere la perfezione!

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Venendo ai bianchi, ci sono amori a prima vista, noi che non avevamo mai provato i bianchi di Custoza siamo stati travolti da quelli di Monte del Frà. Il Cà del Magro Custoza Superiore 2018, ad esempio, è un vino delicato ma dalla grande personalità. Sapido, rotondo con note di frutta gialla, agrumi, fiori e sensazioni di erbe aromatiche. Corpo e freschezza che fanno pensare a ottime capacità invecchiamento unite a una piacevolissima nota dolce fruttata e a qualcosa che ci ricorda lo zafferano. Perfetto col pesce o le carni bianche ma lo azzarderemmo anche in abbinamento alle cucine etniche in caso di menu alternativi.

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Il Praepositus Gruner Veltliner Alto Adige Valle Isarco 2017 di Abbazia di Novacella è un vino pieno e allo stesso tempo tagliente. Da un’uva molto diffusa in Austria, porta nella bottiglia sensazioni solari tutte italiche, frutta matura, note dolci e speziate. La bocca è rotonda, c’è qualcosa che ci ricorda il pompelmo e ancora le note speziate e aromatiche, grande freschezza e super sapidità. Lo abbineremmo a piatti di pesce come il salmone, ma anche alle carni bianche. Continua a leggere…

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A cura di Raffaele Cumani – TGCOM24-

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