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L’Azienda Monte del Frà, grazie all’esperienza maturata nel corso di tre generazioni e la grande cura per il suo territorio racconta il suo percorso verso due importanti certificazioni di sostenibilità.

Sostenibilità oggi

La sostenibilità è un tema oggi molto diffuso e le persone si fanno sempre più attente all’impatto che le aziende hanno sull’ambiente. Cresce infatti la consapevolezza del consumo eccessivo e veloce delle risorse del nostro pianeta e farsi un’opinione circa l’operato di un’azienda è all’ordine del giorno. Le nuove generazioni stanno inoltre cambiando le loro abitudini a favore di comportamenti più sani ed ecologici. Ma cosa sta accadendo nel mondo dell’enogastronomia e quando questo settore può definirsi sostenibile? Anche se in molti intravedono la risposta nel futuro e nell’innovazione, tante opportunità arrivano invece dalla tradizione e dal passato. La salvaguardia dei piccoli produttori, la sopravvivenza del cibo locale o a km 0, la trasmissione della conoscenza  e dell’amore per il proprio territorio ne sono degli esempi. Inoltre, l’enogastronomia sostenibile va intesa anche come pratica sociale e culturale in continuo sviluppo.

L’Azienda Monte del Frà, grazie all’esperienza maturata nel corso di tre generazioni e la grande cura per il suo territorio racconta il suo percorso verso due importanti certificazioni di sostenibilità.

“Per andare avanti bisogna tornare indietro”

Eligio Bonomo 

Vini sostenibili a Custoza, Monte del Frà

Sostenibilità come nasce

La parola sostenibilità deriva dal latino sustinere, e significa sostenere, difendere, conservare e prendersi cura. L’attuale concetto di sostenibilità cominciò a diffondersi negli anni ’80 e venne adottato ufficialmente a Stoccolma, in Svezia, nel rapporto “Our Common Future” pubblicato nel 1987 dalla Commissione mondiale per l’ambiente e lo sviluppo, del programma delle Nazioni Unite per l’ambiente. Questo tema è supportato da una maggiore presa di coscienza da parte di molte nazioni e ha ancora enormi potenzialità e sviluppi futuri. 

Sostenibilità cosa significa? 

Produrre in regime sostenibile significa lavorare cercando di preservare le risorse naturali del nostro ecosistema per le generazioni future. Si parte da una scelta delle migliori tecniche conosciute (tradizionali o innovative), studiate e sperimentate, che permettono di crescere le viti per produrre vino di qualità con basso impatto sull’ambiente. Nello specifico per il settore vitivinicolo, il concetto che sta alla base è “la viticoltura integrata” che significa avere una visione a 360° dell’intero processo produttivo e dell’ecosistema.

Viticoltura sostenibile e terroirs

Non si può parlare di viticoltura sostenibile senza accennare il concetto di terroir. Il terroir è comunemente definito come l’insieme di specifiche condizioni di una zona o di un luogo come ad esempio un particolare vigneto. Ma il terroir ha un significato più profondo e si lega all’ambiente tanto quanto alla componente umana che lo lavora e lo sa interpretare. Un termine che ci comunica l’importanza di rimettere al centro la terra, l’ecosistema della vite e chi la lavora con conoscenza e amore. Non si può dunque parlare di viticoltura sostenibile senza parlare di terroir. 

Innovazione e sostenibilità a Monte del Frà 

Intraprendere un percorso verso la sostenibilità è oggi più che mai una responsabilità verso l’ambiente e le generazioni future. Monte del Frà si è certificata RRR per tutti i vini della Tenuta Lena di Mezzo in Valpolicella – Fumane e SQNPI per i vini del territorio del Custoza e Bardolino – difesa integrata volontaria. La filosofia è quella di non imporre nulla alla pianta, ma di aiutarla a trovare dentro di sé e nell’ambiente circostante la forza di combattere malattie e parassiti naturali. Per fare ciò si parte dal terreno, dove la pianta si nutre; in autunno viene mineralizzato con sementi di vario genere con la tecnica del sovescio. Si arriva così ad un terreno ricco di nutrimento in cui la pianta trova tutto quello di cui ha bisogno.

Ma quali sono le principali pratiche agronomiche utilizzate nei vigneti di Monte del Frà?

  • Il metodo della confusione sessuale

Per raggiungere il progressivo azzeramento dei prodotti derivanti dalla chimica di sintesi si utilizzano trappole a confusione sessuale per inibire lo sviluppo della tignoletta della vite. Questo insetto è infatti la specie più diffusa e pericolosa. La tignoletta si nutre dei boccioli fiorali della vite e danneggia gli acini in crescita. Il rischio è che negli acini danneggiati si sviluppi la botrite danneggiando la qualità dell’uva. Il metodo della “confusione sessuale” è un metodo biotecnologico e consiste nel posizionare in vigneto una serie di erogatori di feromone. Questa sostanza, simile a quella prodotta dalle femmine di tignoletta per attirare i maschi, viene dispersa lentamente nell’aria disorientando così i maschi e riducendo così la probabilità di accoppiamento.

  • Tecnica del sovescio in vigna

Il sovescio è una pratica agricola molto affascinante ed ecologica che oggi viene sempre più utilizzata per apportare nutrimento al terreno. Consiste nel coltivare delle specifiche piante tra i filari di vite che verranno poi tagliate e interrate per svolgere una funzione di “concimazione verde”. Ma perché si utilizza questa tecnica? I motivi sono molteplici, ma l’idea alla base è quella di nutrire il terreno e renderlo fertile e resistente. Le piante di vite potranno così crescere forti e resistenti e si hanno inoltre benefici nella lotta ai parassiti. Per il sovescio in vigneto si prediligono le Graminacee, il Lolium, la Festuca e il Trifolium.

  • Diserbo meccanico per evitare il diserbo chimico

In viticoltura, prendersi cura del suolo è indispensabile per una buona gestione del vigneto e per una buona produzione. Il suolo è uno dei principali elementi del terroir. È importante salvaguardare le sue proprietà intrinseche e tenere sotto controllo la flora spontanea quando si sviluppa a scapito della vigna. La lavorazione meccanica in vigneto ha diversi vantaggi, primo tra tutti si contrappone al diserbo chimico. Evitare l’utilizzo di diserbanti chimici è indispensabile per creare un ambiente sano e forte. Le piante devono infatti essere in grado di proteggersi da sole grazie ad un proprio “sistema immunitario”. Il diserbo meccanico aiuta inoltre ad areare la terra e a mineralizzarla. Questa lavorazione è raramente adottata come tecnica esclusiva, ma spesso associata al sovescio.

  • Sistemi di irrigazione a goccia per evitare le dispersioni d’acqua

L’irrigazione a goccia è una tecnica a supporto della sostenibilità in vigna e consente di ridurre i consumi d’acqua ed energetici, azioni ad oggi indispensabili a tutela dell’ambiente. E’ permessa in terreni con alta componente ghiaiosa che drenano facilmente l’acqua. Ma non è il solo beneficio, questo tipo di irrigazione “a risparmio” permette anche di ridurre la crescita di erbe infestanti poiché solo alcune aree (quelle in prossimità della vite) vengono bagnate. 

Monte del Frà e la Certificazione SQNPI – Qualità sostenibile

L’agricoltura integrata è un metodo di produzione che coniuga buone pratiche agronomiche ad un sostenibile uso di fertilizzanti e prodotti fitosanitari in modo da garantire l’economicità delle pratiche agricole e allo stesso tempo un basso impatto ambientale.

SQNPI sostenibilità in vigna

RRR – Riduci Risparmia e Rispetta – La certificazione per la Tenuta Lena di Mezzo in Valpolicella

RRR è la prima “certificazione di Area sostenibile” in Italia a tutela dell’ambiente, della sostenibilità sociale e la tutela del paesaggio. È stato creata per la regione vinicola della Valpolicella, pertanto solo i vini e le uve prodotte nella zona di produzione della Valpolicella DOC possono essere certificati.

RRR Sostenibilità in Valpolicella

L’obiettivo è razionalizzare le tecniche agronomiche, in particolare la fertilizzazione, l’utilizzo dell’acqua e le difese contro le malattie per un maggior sostegno all’ambiente. L’anima del protocollo è ridurre gli interventi chimici, utilizzandoli solo se strettamente necessario. 

Al giorno d’oggi, infatti, sempre più utenti in tutto il mondo ricercano la parola “vini sostenibili” e si informano sullo stato ambientale del luogo di produzione;

I vini certificati RRR garantiscono così la definizione di un’area sostenibile, che aiuterà anche la valorizzazione del territorio della Valpolicella. La superficie certificata RRR ha registrato un aumento del 12% rispetto al 2019, arrivando a totalizzare oggi 1210 ettari sul territorio. Le aziende certificate RRR sono passate da 82 nel 2018 a 142 nel 2020, segnando un +73%. 

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