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I vitigni della Valpolicella – cantina Monte del Frà

Territorio di grandi vini rossi, arte e cultura la Valpolicella Classica è l’area collinare Veronese in cui crescono le vigne più pregiate e comprende i comuni di Sant’Ambrogio, San Pietro in Cariano, Fumane, Marano e Negrar. La preziosa protezione dei monti Lessini e le dolci brezze provenienti dal lago di Garda provvedono a creare un vero e proprio anfiteatro naturale in cui le viti trovano un ecosistema unico. Qui, la cantina Monte del Frà utilizza 3 principali uve nella produzione dei vini Valpolicella: Corvina Veronese, Corvinone e Rondinella. Scopriamo assieme storia e caratteristiche 

vitigni dellla Valpolicella

Scopriamo i 3 principali vitigni della Valpolicella 

  • Corvina Veronese

Territorio di grandi vini rossi, arte e cultura la Valpolicella Classica è l’area collinare Veronese in cui crescono le vigne più pregiate e comprende i comuni di Sant’Ambrogio, San Pietro in Cariano, Fumane, Marano e Negrar. La preziosa protezione dei monti Lessini e le dolci brezze provenienti dal lago di Garda provvedono a creare un vero e proprio anfiteatro naturale in cui le viti trovano un ecosistema unico.

Vitigni della Valpolicella

Corvina Veronese: storia

Il nome Corvina deriva dalla parola “corvo” in riferimento al colore delle bacche ma anche dal dialetto locale “cruina” riferendosi alla sua tarda maturazione (crua – non matura). La corvina veronese è il vitigno a bacca nera più importante della provincia veronese e si diffonde sia nella Valpolicella sia in Valdadige e lungo le sponde del lago di Garda.
Il nome Corvina appare nel 1627 tra i vini di Verona. La Corvina Veronese è stata a lungo considerata identica all’uva Corbina, una varietà molto antica e dimenticata del Friuli-Venezia Giulia, recuperata e inclusa nel registro nazionale delle varietà nel 2007. Tuttavia, morfologicamente e geneticamente si è dimostrato che Corvina Veronese e Corbina sono due uve ben distinte. Similarmente, il Corvinone è stato considerato una mutazione clonale della Corvina Veronese ma si è scoperto in seguito che il profillo ampelografico e il DNA è diverso anche se potrebbero essere geneticamente correlate.Il suo gruppo genetico  comprende DINDARELLA, GARGANEGA, OSELETA e RONDINELLA. Ha relazioni genitore-figlio con REFORSCO DAL PENDUNCOLO ROSSO e RONDINELLA.
Il corvina è considerata una varietà autoctona ed è il vitigno principale nella composizione delle varie tipologie di vini della Valpolciella e negli ultimi anni ha acquisito un’importanza sempre maggiore, dimostrata anche nelle vinificazioni in purezza. E’ iscritta nel registro nazionale dal 1969.

Corvina Veronese: dove la troviamo

La Corvina Veronese è presente in tuta la parte occidentale della provincia di Verona e particolarmente sulle sponde del Lago di Garda e nella Valpolicella Classica, un po meno nella zona “allargata”. E’ previsto il suo utilizzo nelle doc Valpolicella, Garda Corvina, Bardolino e nella Docg Bardolino superiore. La si trova anche in Australia nel New South Wales e viene mescolata con l’uva Rondinella per fare un vino in stile Amarone. In Argentina a Tupungato, Mendoza, viene prodotto un vino ed è unita alla varietà di Malbec.

Corvina Veronese: la pianta

Il grappolo si presenta di dimensione medie, allungato ,cilindrico-piramidale, piuttosto compatto. L’acino è di grandezza medio-piccola e di forma quasi ellissoidale. La buccia è violacea, spessa e pruinosa, la polpa ha un sapore semplice e dolce. Germoglia tardivamente pertanto la vendemmia generalmente avviene nelle ultime giornate di Settembre e nelle prime di Ottobre.  E’ una varietà molto sensibile alla peronospora, stress di siccità e scottature sulle bacche. E’ proprio quest’ultima caratteristica che le conferisce la sua particolare unicità nella coltivazione nella zona del veronese per la produzione dell’Amarone. La zona infatti, gode di un microclima unico e permette alle bacche di limitare i danni da sole.

Corvina Veronese: il vino

Il vino ottenuto da una vinificazione tradizionale di uve fresche a un bel colore rosso rubino intenso. I profumi sono dominati da sensazioni fruttate e speziate (pepe nero in particolare) mentre, con l’invecchiamento presenta interessanti sfumature speziate e minerali. Al palato ha un corpo sostenuto, mantiene una buona acidità e tannini dolci che rendono l’insieme armonico e di ottimo equilibrio.  Questo vino ha buone prospettive di invecchiamento se prodotto con cura. Con le uve appassite si possono ottenere i dolci Recioto e il vino secco Amarone capaci di invecchiare per decenni. Diversi produttori la producono anche in purezza. Noi ne consigliamo l’assaggio per scoprire l’origine dei sentori nei vini della valpolicella ed esplorare la sua adattabilità a tavola. Clicca qui per scoprire di più sulla Corvina Veronese.

Benefici della Corvina Veronese sul vino

Corvina è una varietà che dona un corpo sostenuto ai vini che produce. Dona caratteristiche di austerità e pienezza o corpo e freschezza a seconda di come viene lavorata l’uva. 

Corvina Veronese: come abbinarla a tavola

Acquistata nella sua versione fresca la Corvina Veronese regala un’estrema adattabilità a tavola. Ottima con carni, formaggi, pasta con il ragù ma anche con pesce alla griglia e barbecue. E’ adatto anche per lo street food, hamburger e pizza. Alcune versioni prodotte invece con affinamento possono invece presentare abbinamenti più semplici quali aperitivi conviviali, tapas, antipasti di salumi e formaggi, carni alla piastra, street food e pizzaClicca qui per sapere dove trovarla.

Corvina Veronese: sinonimi

Corvina Comune, Corvina Gentile , Corvina Norstrana, Corvina Reale, Cruina

Corvina Veronese: varietà con cui vine confusa

Corbina, Corva, Corvinone

  • Corvinone

Corvinone: storia

Per anni questa varietà è stata considerata una mutazione clonale dell’uva Corvina. Solo dopo accurati studi – condotti negli anni ’80 – ha conquistato, nel 1993, lo status di vitigno indipendente e l’iscrizione al registro nazionale. Tra le due varietà esiste in ogni caso uno stretto raporto di parentela. In nome farebbre pensare a una versione più grossolana del Corvina, mentre al contrario possiede maggiore finezza e uno straordinario equilibrio qualitativo.

Vitigni della Valpolicella

Corvinone: dove la troviamo

Il Corvinone è concentrato in tutta la Valpolicella, in particolar modo sui pendii collinari poiché ha una naturale difficoltà nel giungere a maturazione nei vigneti di pianura. E’ previsto il suo utilizzo nelle doc Valpolicella, Bardolino e nella Docg Bardolino Superiore.

Corvinone: la pianta

Il grappolo è grande, piramidale, meno compatto e dotato di due ali ben distinte e molto equilibrate. L’acino è di dimensioni medio-grandi di forma ellissoidale. La buccia è blu scuro, pruinosa. Germoglia tardivamente e matura di solito nelle prime settimane di Ottobre.

Corvinone: vino

Non è mai utilizzato in pureza ma, in assemblaggio con tutte le altre varietà che compongono il vino Valpolicella. Da solo presenta meno alcohol e più acidità rispetto all’uva Corvina con aromi più ampi e intensi.

Benefici dell’uva Corvinone sul vino

Corvinone è una varietà che aiuta nel formare il corpo dei vini della Valpolicella.  Anche se non arriva ad alte gradazioni alcoliche dona ottima acidità al vino.

Corvinone: sinonimi

Corvinon, Cruinon

Corvinone: varietà con cui viene confusa

Corbina, Corvina Veronese

  • Rondinella

vitigni Valpolicella - uva Rondinella

Rondinella: storia

Rondinella è il vitigno più facile e diffuso della Valpolicella, sia per la sua regolarità produttiva che per la grande resistenza alle malattie e la buona predisposizione all’appassimento. Il suo nome deriva dall’italiano “rondine” in riferimento al colore delle bacche, simile a quello delle piume delle rondini. Si individuano le prime notizie nella Monografia agricola della provincia di Verona del 1882. Si ritiene essere il vitigno migliore per la produzione del vino Recioto data la sua straordinaria capacità di accumulare zuccheri.  E’ iscritta nel registro nazionale delle varietà di vite dal 1970. Il suo nome deriva probabilmente dall’intenso colore scuro della bacca, simile al nero piumaggio delle rondini.

Rondinella: dove la troviamo

Ha una presenza molto importante nell’area del Veronese. In quantità inferiori la si può trovare nel Garda e nei Colli Mantovani. In Australia la si trova ne New South Wales viene prodotta in blend con Corvina Veronese per fare un vino simile all’Amarone della Valpolicella.

Rondinella: la pianta

Il grappolo dell’uva Rondinella è medio, piramidale con uno e due ali piuttosto evidenti. L’acino è sferoidale con buccia di medio spessore. Il colore della buccia è violaceo e pruinoso. Generalmente matura verso la fine di settembre. Ha rese molto elevate. Ha una buona resistenza alla maggior parte delle malattie fungine ma suscettibile all’esca. L’uva viene assemblata quasi sempre alle altre varietà veronesi in particolare CORVINA, CORVINONE E MOLINARA.

Rondinella: vino

Il vino ottenuto ha una colorazione rubino intenso con profumi che ricordano ciliegia e violetta. Al palato ha buon corpo.

Benefici dell’uva Rondinella sul vino

L’uva Rondinella supporta i vini di Bardolino e Valpolicella con le sue note fruttate e floreali che donano armonia e complessità al naso.

Rondinella: sinonimi

Non ha sinonimi comuni.

Referenze:

Guida ai vitigni d’Italia – Slow Food Editore
Wine Grapes – Jancis Robinson, Julia Harding, Josè Vouillamoz

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